Crescono gli investimenti nell’immobiliare
“Gruppo I.R.E. la nuova frontiera dell’investimento immobiliare”
Hai letto? … L’articolo descrive chiaramente come anche nel terzo trimestre 2016 il mercato immobiliare continui a rappresentare la migliore forma di investimento per gli italiani. E per te? Scegli una Proprietà turnaria (economia reale) e scopri tutte le opportunità e i benefici potenziali sui tuoi ricavi! IRE, leader del settore, offre soluzioni innovative e flessibili a partire da €50 al mese! Visita www.ire-web.com o mandaci un’email a info@ire-mail.com!
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[nz_highlight color=”#ffea00″]Buone notizie sul fronte degli investimenti nel settore immobiliare in Italia. Da un’indagine della CBRE, società di servizi immobiliari leader a livello globale, è emerso che nel terzo trimestre 2016 sono stati impiegati più di 1,7 miliardi di euro nel mercato immobiliare.[/nz_highlight]
[nz_highlight color=”#ffea00″]Il volume delle transazioni sale a 5,4 miliardi di euro nei primi 9 mesi del 2016, un dato in crescita del 5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.[/nz_highlight] A livello europeo invece si assiste a un calo del 16% su un volume pari a 163 miliardi di euro.
La situazione del mercato immobiliare in Italia
[nz_highlight color=”#ffea00″]Da quanto esposto in precedenza, i dati relativi all’evoluzione del mercato immobiliare italiano risultano in controtendenza rispetto a quello europeo. Per quanto riguarda l’appartenenza dei fondi investiti, il capitale domestico rappresenta il 51% sul totale degli investimenti.[/nz_highlight] Nel trimestre aprile – giugno 2016 la percentuale era del 21%. Si tratta quindi di un incremento del 30%. La restante parte degli investimenti totali ha riguardato invece il capitale straniero. Con 856 milioni di euro è risultato in calo del 32% rispetto agli stessi tre mesi dell’anno scorso.
Secondo Alessandro Mazzanti, CEO di CBRE Italia: “L’aumento della quota di capitale domestico investito è indice di un mercato che ricomincia a guadagnare interesse anche agli occhi degli stessi investitori italiani, tuttavia il decremento degli investimenti esteri non è incoraggiante, soprattutto in vista del risultato del referendum che, se negativo, potrebbe non rassicurare gli investitori internazionali.”
I settori
[nz_highlight color=”#ffea00″]La maggior quota di investimenti è stata registrata nel settore retail con circa 830 milioni di euro investiti nel trimestre. Stiamo parlando di ben +176% rispetto al terzo trimestre 2015. A seguire il settore uffici con 444 milioni di euro e il settore degli hotel con 285 milioni investiti.[/nz_highlight]
I due mercati principali, Milano e Roma, hanno registrato volumi d’investimento importanti.
Milano si riconferma meta preferita per gli investimenti con circa 388 milioni di euro investiti a partire da luglio. Dall’inizio del 2016, gli investimenti nel settore direzionale hanno pesato per il 74% del totale. Anche Roma riscuotere interesse tra gli investitori, in crescita con circa 375 milioni di euro sempre nel terzo trimestre del 2016.
Analizzando un campione di oltre 1.500 individui impegnati nel terzo trimestre nella ricerca di un immobile in vendita o in affitto, si è stabilito che il 70,4% degli intervistati considera l’attuale periodo favorevole per comprare casa. Gli acquirenti scettici hanno rappresentato solo l’8,4% del totale. La maggiore positività è stata riscontrata fra le donne e nel centro Italia, la macro area dove ne sono convinti il 71,7% degli intervistati, che diventano il 70,2% al Sud e il 69,5% al Nord.
Le prospettive future dell’immobiliare
Il 17 novembre si è tenuto a Roma un grande evento organizzato dalla Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali, in occasione dei suoi 40 anni di attività. Nel nostro articolo FIAIP ed il futuro del mercato immobiliare, vi abbiamo raccontato di come sia stato un momento di confronto e di discussione dei segni di ripresa del mercato immobiliare.
[nz_highlight color=”#ffea00″]Si è assistito a un incremento del 22,9% delle compravendite di immobili ad uso abitativo e del 16,4% di quelli ad uso commerciale.[/nz_highlight]
Questa situazione risulta agevolata anche dal calo dei prezzi di vendita. La variazione annuale 2015/2016 dei prezzi risultata compresa tra il -3,5% dei capannoni e il -1,5% delle abitazioni nuove; mentre si registrano flessioni del 2%, 2,1% e 2,3% rispettivamente nelle abitazioni usate, negli uffici e nei negozi.
Le banche stanno dimostrando finalmente una rinnovata fiducia verso l’erogazione di mutui. Dopo anni di chiusura, il sistema creditizio si riapre e diventa la causa stessa di questa ripresa dell’immobiliare.
I tempi di risposta da parte della banca sono tuttavia ancora lenti e si dovrà lavorare proprio su questo aspetto.
Il cambiamento futuro dovrà partire anche dalle istituzioni, in quanto dovranno essere meno penalizzanti dal punto di vista fiscale. Questo perché le imposte comunali sulle seconde e terze case scoraggiano gli investitori.
Articolo tratto da Smart Focus del 25/11/2016